Museo Franchina-Letizia ospita esperti dell'Alinari

Mercoledì, 17 giugno, alle ore 18.00, presso la sala consiliare "Giovanni Paolo II" di Tortorici, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della ricognizione della F.lli Alinari di Firenze sull'archivio del Museo Etnofotografico Franchina-Letizia.

 
Nella sala consiliare " Giovanni Paolo II" del comune di Tortorici, con una conferenza stampa, è stata presentata l’iniziativa dell’ Associazione Sicilia Antica, sede di Capo D’Orlando, di ricercare nel museo “Franchina” di Tortorici l’immagine originaria della statuetta della Madonna del Monte orlandino, scomparsa nella notte fra l'11e il 12 dicembre del 1925.
Lo stesso museo conserva oltre 40.000 lastre, di cui moltissime scattate prima della scomparsa della statuetta. Ciò fa presumere che se ne possano trovare alcune che ritraggono l’immagine della Madonna di Capo D’Orlando.
A tal fine è stata richiesta la collaborazione del Museo Alinari di Firenze , primo in assoluto in Italia.
Alla conferenza, guidata dal Presidente dell’Associazione Sicilia Antica, sede di Capo D’Orlando, Dott. Calogero Ingrillì, hanno partecipato due esperti del Museo Alinari di Firenze, il tecnico Uta Ruster e l’esperta in marketing Rita Scartoni. Per il museo di Tortorici è intervenuto il consigliere avvocato Randazzo.
 Il Museo Etnofotografico Franchina-Letizia di Tortorici è il secondo per importanza in tutta Italia, lo precede il museo nazionale Alinari della fotografia di Firenze, il suo imponente fondo fotogfrafico è costituito da circa 40.000 lastre, 10.000 pellicole e 5.000 foto, immagini di eventi storici/Sociali, paesaggi e ritratti, realizzati tra 1890 e 1980, rappresenta una buona parte  memoria storica del territorio. I tecnici del Museo Alinari di Firenze, , la più importante e qualificata azienda italiana - nonchè la più antica al mondo, rimarranno tre giorni al museo di Tortorici, per valutare la tecnica più idonea di digitalizzazione del materiale, per consentirne la catalogazione e successiva fruizione di quello che a tutti gli effetti è un vero e proprio serbatoio di memoria storica del territorio ancora inesplorato

Domenico Orifici

Da sinistra: Uta Ruster, Tecnico del museo Alinari; Giuseppe, Ingrillì, vice presidente; Rita Scartoni, esperta marketing museo Alinari;  Calogero Ingrillì, presidente; Nino Ravì e Domenico Orifici componenti la direzione