"Ferite a morte"
Capri Leone festeggia le donne con un evento di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne, per una riflessione condivisa...

Sabato 7 Marzo, alle ore 18.00, nella Sala del Centro Diurno di Rocca di Capri Leone, si terrà lo spettacolo di sensibilizzazione “Ferite a morte !”, liberamente tratto dall’omonimo libro di Serena Dandini.
Si tratta di una raccolta di monologhi che, dalla voce diretta delle vittime, descrive la storia di donne assassinate proprio in quanto donne per mano di uomini. Quest’evento di animazione e sensibilizzazione, a cura della “Pink Projet”, associazione che da sempre si occupa di problemi sociali, tra i quali la violenza sulle donne e in collaborazione col Comune di Rocca di Caprileone, vuole essere un momento di riflessione per tutti ma, al tempo stesso, un omaggio alle donne, in prossimità della festa a loro dedicata. Un omaggio ed un invito a non rimanere prigioniere del proprio silenzio, ancor prima della violenza altrui e a non trincerarsi in una folle rassegnazione che non le spinge a denunciare chi abusa di loro.
Le attrici interpreti di “Ferite a morte”, dell’associazione culturale e teatrale “Recitando e Parolando” in un susseguirsi di monologhi, a volte drammatici, a volte ironici o persino comici, dipingono personaggi femminili che “personaggi” teatrali non sono poiché, infatti, attingono tragicamente alla realtà quotidiana, alla cronaca nera italiana alla quale si accostano nei “casi” che evocano
Si tratta di una raccolta di monologhi che, dalla voce diretta delle vittime, descrive la storia di donne assassinate proprio in quanto donne per mano di uomini. Quest’evento di animazione e sensibilizzazione, a cura della “Pink Projet”, associazione che da sempre si occupa di problemi sociali, tra i quali la violenza sulle donne e in collaborazione col Comune di Rocca di Caprileone, vuole essere un momento di riflessione per tutti ma, al tempo stesso, un omaggio alle donne, in prossimità della festa a loro dedicata. Un omaggio ed un invito a non rimanere prigioniere del proprio silenzio, ancor prima della violenza altrui e a non trincerarsi in una folle rassegnazione che non le spinge a denunciare chi abusa di loro.
Le attrici interpreti di “Ferite a morte”, dell’associazione culturale e teatrale “Recitando e Parolando” in un susseguirsi di monologhi, a volte drammatici, a volte ironici o persino comici, dipingono personaggi femminili che “personaggi” teatrali non sono poiché, infatti, attingono tragicamente alla realtà quotidiana, alla cronaca nera italiana alla quale si accostano nei “casi” che evocano