Casa delle Culture: "Cinema e Letture per Gaza"
Sabato 16 Luglio , alle 21.00 presso la Casa delle Culture di Acquedolci, la prof.ssa Monica Macchi presenterà il cinema e la letteratura per Gaza.

Alla Casa delle Culture si i discuterà del film "Striplife - Gaza in un giorno" e della raccolta di racconti "Gaza Writes Back"
Alla Casa delle Culture ci si sta preparando per il grande evento di Agosto "Artisti per Gaza" , la collettiva d'arte itinerante che raccoglierà fondi per le adozioni a distanza dei bambini/e di Gaza.
Segue un piccolo approfondimento sul film e sui racconti che saranno tema di dibattito.
Striplife è un film corale che racconta la striscia di Gaza. Striplife - Gaza in a Day, di Nicola Grignani, Alberto Mussolini, Luca Scaffidi, Valeria Testagrossa, Andrea Zambelli. Nell'arco narrativo di una giornata, le storie dei personaggi si fondono alla descrizione del contesto ambientale. Uomini e donne che resistono, capaci di tenerezza e sorrisi, determinati a non soccombere a condizioni di vita che appaiono impossibili. Il film nasce da un progetto collettivo ed è stato realizzato da videomakers italiani e palestinesi, condividendo idee, storie, visioni e competenze tecniche. Non un film su Gaza, ma con Gaza.
“Con questo lavoro abbiamo voluto guardare la Palestina in modo diverso da come ci viene mostrata di solito – spiega Andrea Zambelli, uno degli autori del film -. L'idea della quotidianità favorisce un’identificazione tra lo spettatore e i protagonisti, ben diversa dalla distanza che creano le consuete immagini di guerra”. La visione di un film che diventa un’ora in compagnia della vivace umanità che vive a Gaza, tra desideri, impegni e difficoltà. Dal misterioso ritrovamento di decine di mante arenate sulla spiaggia all’alba, evento che crea scompiglio e frenesia tra i pescatori, alla cura con cui la telegiornalista Noor si prepara per andare al lavoro; dalla passione per il rap proibito di Antar, che nel pomeriggio deve registrare il suo primo disco, all’instancabile dedizione per la fotografia di Moemen e, ancora, dalla fatica di Jabber, contadino che lavora vicino al confine, alle surreali piroette in un vecchio cimitero dei ragazzi del Gaza Parkour Team.
“Insieme a noi hanno lavorato anche alcuni videomaker palestinesi, con cui abbiamo condiviso idee, competenze, storie e visioni – aggiunge Valeria Testagrossa -. Per questo ci sentiamo di dire che il nostro non è un film su Gaza ma un film con Gaza. E siamo molto felici che esca in sala: il cinema, grazie alla sua capacità di favorire l’immedesimazione, è lo strumento migliore per avvicinare il pubblico alla realtà vera della Striscia, andando oltre gli stereotipi e i racconti che generalmente vengono proposti dai media”.
Il film, prodotto dal basso da Teleimmagini grazie ad un lavoro di crowdfunding, con il supporto di Vivo Film, viene distribuito nelle sale da Lab 80 (www.lab80.it). “Con Striplife continua il rilancio della nostra attività di distribuzione nell’ambito del cinema indipendente – spiega Alberto Valtellina, della casa di produzione e distribuzione bergamasca -, un’attività che possiamo sostenere grazie anche al contributo di Fondazione Cariplo. Striplife è un film di grande qualità, che può già vantare un percorso significativo all’interno di molti festival internazionali. Sin dall’inizio abbiamo seguito da vicino la produzione di questo film, su cui puntiamo molto volentieri e con grande fiducia per ampliare la nostra proposta di distributori”.
Gaza Writes Back è una raccolta di ventitré racconti, tanti quanti i giorni dell’operazione Piombo Fuso dell’occupazione israeliana a Gaza, di quindici giovani palestinesi della striscia di Gaza. Una generazione tra i venti e i trenta anni che ha scoperto la scrittura e i social media, in particolare attraverso la lingua inglese, come strumento di resistenza per far arrivare la loro voce senza filtri né censure. In italiano, la prova che la cultura e la letteratura palestinese, nonostante l’apartheid israeliano, sono vive più che mai.