Imago vitae: quando le maschere diventano lo specchio dell’anima
C’è tempo fino a lunedì 29 febbraio per visitare la singolare mostra di maschere del Maestro Nino Pracanica ospiti dell’ACM-Casa delle Culture circolo ARCI di Acquedolci.

Inaugurata in occasione del carnevale acquedolcese la mostra propone alcune delle maschere più belle e significative create dal maestro Pracanica durante i suoi 40 anni di attività come cantastorie, artigiano e artista. Realizzate con vari materiali di recupero tra cui cuoio, tela, gesso, le maschere dal momento della creazione al momento della rappresentazione teatrale divengono “imago vitae” per il maestro Pracanica, ovvero l’idea, la rappresentazione della vita che assume un confine labile tra ciò che è reale e ciò che viene messo in scena.
Le imago quindi prendono vita propria, ognuna è unica e irripetibile, imperfetta come l’essere umano, con vizi e virtù e raccontano due storie: la loro e quella di chi le indossa. "Tanti attori di teatro di diverse nazioni hanno chiesto di poter indossare le imago per i loro spettacoli e l’effetto è stato sempre sorprendente - raccontava Pracanica in un incontro nel suo laboratorio al Castello di Milazzo tempo fa - la maschera ha le sue peculiarità e la vera sfida dell’attore sta nel gestire il suo personaggio e la preponderanza dell’imago che indossa". Il successo a quel punto è garantito.
"L'incontro tra il maestro Nino Pracanica e la nostra associazione è avvenuto tramite l'amico comune, Michele Cannaò, direttore del Museo del Fango e artista milanese di origine siciliana – ci spiega Farid Adly, responsabile ACM-Casa delle Culture - durante la mostra di Cannaò al Castello di Milazzo, abbiamo conosciuto il lavoro e le opere del maestro Pracanica. Dopo diversi incontri è nata l'idea di abbinare la mostra delle Maschere/Imago al Carnevale Acquedolce e quindi la scelta di esporre le opere artistiche del maestro Nino Pracanica e di sua moglie Gina Privitera a Febbraio 2016 nella Casa delle Culture è stata quasi d'obbligo. L'intenso scambio di esperienze e la storia simile al nostro impegno, sia sulle arti figurative sia sul teatro, -continua il giornalista Adly- ci ha convinto reciprocamente della necessità di portare l'impegno dell'associazione Imago Vitae nel percorso di Alchimia della Bellezza, il nostro progetto che mira a realizzare ad Acquedolci un museo di arte contemporanea dei Nebrodi, nei locali della Stazione ferroviaria, oramai dismessi".
Tra le imago degne di nota presenti nella mostra Omero e Polifemo, interpretate con immensa bravura dal maestro Pracanica in grado di scuotere le menti e toccare i cuori di chi lo ascolta e osserva. Interessante la creazione della maschera di Omero , l’aedo cieco, il cantore ispirato dalle Muse, priva di fori per gli occhi e con una forte accentuazione della testa, poiché è da lì che nascono i pensieri, la fantasia e si scatena l’intelletto umano in tutte le sue espressioni.
Il percorso comune e la collaborazione tra la Casa delle Culture e il M° Pracanica quindi non finisce fermandosi a questa mostra.
"Abbiamo in cantiere una serie di attività comuni di ricerca e di proposta al territorio, - afferma Adly - che a breve si concretizzerà in azioni di bellezza e di comunicazione, per rendere questo territorio più vivibile per i suoi cittadini e più attraente per i suoi visitatori. Noi crediamo che la Cultura sia la terza dimensione che dà spessore e profondità alla vita sociale. L'impegno di volontariato che caratterizza le due esperienze è un terreno fecondo".
Lisa Francesca Bonasera