"Il Giocatore d'Azzardo" alla Casa delle Culture

Il libro dello scrittore palestinese Mahmoud Darwish sarà presentato domenica 29 maggio alle 18.0 presso la Casa delle Culture Acquedolci.
Interverranno Farid Adly, giornalista e presdiente ACM;

Relazione di Caterina Pastura, della casa editrice Mesogea

Il giocatore d’azzardo è il lungo poema che fa parte dell’ultimo libro scritto da Mahmud Darwish «poeta di Palestina» o «poeta e palestinese», come amava definirsi. Scritte nei due anni che precedono la sua morte, le poesie comprese in questa raccolta sono considerate a pieno titolo il coronamento dell’opera di Darwish.


Di chiara ispirazione autobiografica, i versi ripercorrono la vita di un bambino nato da una famiglia modesta in Galilea e tutti i ‘casi della storia’ in cui è riuscito a sfuggire a morte sicura diventando un uomo che, giunto alla maturità, sente vicina la fine e l’affronta con lucidità.


Un libro essenziale per apprezzare un poeta e un intellettuale che ha attraversato la storia tormentata di questo secolo e di quel paese, la Palestina, che un giorno – come scrive lo stesso Darwish – è «caduto» dalle mappe del mondo.

Mahmoud Darwish è un poeta palestinese di levatura internazionale. I suoi componimenti sono stati tradotti in piùdi 20 lingue ed ha recitato i suoi versi in ogni dove.
E' riconosciuto unanimemente come "il cantore della Palestina". E' la coscienza dell'identità nazionale di un popolo senza patria. Ha combattuto l'occupazione israeliana della sua terra con le parole, con una visione umanistica che supera i confini del nazionalismo per aprirsi alla fratellanza tra i popoli.

E' famosa la sua poesia "Identità"  che inneggia alla resistenza dei contadini palestinesi contro la confisca delle terre, ma è altrettanto nota quella per "Rita", che racconta la storia d'amore impossibile tra un ragazzo palestinese arabo ed una ragazza israeliana ebrea.

Da giovanissimo ha scritto versi e li ha recitati nelle scuole, nei circoli culturali e nelle manifestazioni quando viveva ancora nella terra di Palestina sotto l'occupazione israeliana. Per questo suo impegno è stato incarcerato diverse volte.

E' stato dirigente del Partito comunista israeliano (Rakah) e direttore della sua rivista culturale. 

Nel 1971, durante un viaggio in Unione Sovietica, ha lasciato e non vi è più tornato, scegliendo l'esilio volontario "per respirare la libertà".

Prima al Cairo e poi a Beirut ha diretto importanti istituzioni culturali palestinesi.

La sua voce e le sue poesie erano amate e si trasmettevano in cassette audio da una mano all'altra. Le serata di recitazione delle sue poesie erano eventi culturali attesi e affollati. Molte sue poesie sono state musicate e cantate da grandi cantanti arabi e internazionali.

Ha scritto bellissime canzoni per bambini dedicate all'amore per la pace e la convivenza tra i popoli.

Nel 2008 ha subito un'operazione al cuore ed è morto in ospedale. La sua raccolta "Il Giocatore d'Azzardo"  è stata pubblicata postuma, per volontà dei suoi amici ai quali aveva confidato che vi stava lavorando qualche mese prima della sua scomparsa. E' un testamento e una riflessione sulla sua esperienza letteraria.

L'edizione italiana è stata curata da Ramona Ciucani e pubblicata dalla Casa editrice Mesogea (Messina).

Domenica 29 maggio alle 18.00 la presentazione presso la Casa delle Culture (Via vittorio Emanuele II, 3/5 - Acquedolci (Me)

interverranno Farid Adly, giornalista e presdiente ACM;

Relazione di Caterina Pastura,  della casa editrice Mesogea.