La vastedda  col sambuco è una focaccia rustica farcita, di forma tondeggiante, morbida all’interno e con una crosta dal colore marrone scuro, viene farcita con salame a tocchi o dadini di pancetta e tuma; la sua caratteristica principale è quella di essere insaporita e aromatizzata con i fiori dell’albero del sambuco (o come si dice in siciliano sammucu ); nonché, il termine di Vastedda o Guastedda sembra possa derivare dal francese antico Gastel o dal normanno Wastel assumendo in Sicilia il significato di focaccia o schiacciata farcita ‘nfigghiulata.
 Pertanto tale focaccia può essere ricondotta al periodo medievale, ipotesi supportata anche dalla tipologia degli ingredienti utilizzati, ottenuti dalla lavorazione di carne di maiale, quali salame, strutto e pancetta cosparso, ovviamente, sia nell’impasto che esternamente da abbondanti fiori di sambuco.

L’impasto viene eseguito in maniera energica, assieme ad un’attenta cottura nel forno a legna, dal quale si ottiene doratura e fragranza, fattori fondamentali, questi ultimi, per la buona riuscita del prodotto, del resto come dicevano le massaie di una volta: “a massara cienni e‘mpasta, ù funnu conza e vasta”.

La “vastedda cu sammucu”, prodotta a Troina, può essere gustata a partire dalla vastedda fettatarda primavera, in occasione della fioritura del sambuco, un alberello delle caprifoliacee, che cresce spontaneo nei luoghi freschi o viene coltivato dagli agricoltori, i cui fiori bianchi e profumatissimi sono impiegati per aromatizzare ed insaporire questa tipica focaccia nonché, i fiori di sambuca sono proprio ingrediente fondamentale per la riuscita del piatto.

Il prodotto in questione è di esclusiva produzione della gastronomia troinese, al punto che gli abitanti dei paesi vicinio pur conoscendola, non riescono quasi mai a cimentarsi nella sua preparazione.