Sinagra: La processione della notte di Pasqua tra fede e storia

Nel giorno della Resurrezione a Sinagra si tiene la processione che porta San Leone, il santo patrono del paese, dalla chiesa di campagna alla Chiesa Madre.

E' giunta la tanto attesa processione della sera di Pasqua, quest'anno il giorno della Resurrezione segnerà anche la cerimonia di apertura del cinquecentenario della fondazione della parrocchia San Michele Arcangelo. Le celebrazioni si protrarranno sino all'8 maggio con mostre, convegni e concerti.

La sera di Pasqua intorno alle 18.00 verrà celebrata come consuetudine la messa nella chiesa di campagna che ospita annualmente San Leone dalla settimana dopo il 4 novembre sino alla sera di Pasqua. Dopo la celebrazione eucaristica, il Santo viene posto sulla vara, intanto è giunto il tramonto, il cielo si colora di rosso- arancio e la processione è pronta a partire. Tra  spari di  mortaretti,  accompagnamento musicale e al grido "Viva, Viva Santu Liu" i fedeli si incamminano dietro il Santo a passo lento, il cielo si scurisce e giunge la notte. La statua portata a spalla dai devoti  giunge alle porte del  paese intorno alle 22.00, dove si è riunita una folla di gente che attende la "Corsa del Santo".

 Una notte speciale quella che segue la Pasqua, ogni sinagrese scandisce i suoi impegni con le celebrazioni per il Santo,  giunti all'entrata del paese San Leone e i devoti passano sul ponte correndo, "A Cursa di Santu Liu" tra fumo e fuochi, stretti l'uno nelle mani dell'altro o da soli, i fedeli corrono con San Leone e come in un grande abbraccio accompagnano il suo ingresso trionfale  nel paese. Quest'anno ad attendere San Leone ci saranno in piazza San Giovanni e Santa Caterina davanti alla chiesa dell'Addolorata come accadeva un tempo.

Dopo la breve corsa, una grande adrenalina,   col cuore in gola si giunge in piazza, qui ci sarà una breve sosta in cui l'arciprete don Enzo Fulgenzi, descriverà il dipinto alle spalle  del trono del Santo che raffigura la chiesa Madre ed il paese  durante la tragica alluvione che travolse la chiesa di San Nicolò, altre 4 chiese e gran parte delle case.

Sarà cantato  "Inno a San Leone" da Vittorio Passalacqua, le musiche saranno curate dalla banda Bellini.

Sarà letta una lettera dell'arciprete Ferdinando Salleo  al Vescovo Niccolò Gatto, testimonianza storica della tragica alluvione che travolse il paese nel 1827, giunta sino a noi. 

A concludere la sosta in piazza " Panis Angelicus" interpretato d Clara Mancuso.

La processione proseguirà regolarmente verso la Chiesa Madre dove sarà fatta la benedizione.

Rosangela Coci