San Pellegrino Laziosi

Verrà celebrata a Capizzi nel Santuario di San Giacomo il prossimo 22 Febbraio alle ore 8.00 una santa messa solenne officiata dall’Arciprete Don Luigi Cardella in onore a San Pellegrino Laziosi, un Santo molto spesso sconosciuto da far conoscere e amare. Nato a Forlì nel 1265 circa, trascorse la giovinezza partecipando alle lotte politiche locali tra guelfi e ghibellini e nel 1282 decise di entrare nell’ordine dei Servi di Maria. Fece il noviziato e la professione a Siena e fu poi inviato nel convento di Forlì dove visse fino alla morte avvenuta nel 1345. Fu tale e tanta la gente accorsa da ogni parte per cui non fu possibile chiudere le porte della città. La salma fu esposta nel coro della chiesa: tutti volevano avvicinarsi per toccarla con oggetti e reliquie preziose. Tra gli altri, un cieco implorava aiuto, quand'ecco Pellegrino sembrò risvegliarsi e guarirlo all'istante. E anche una donna, posseduta dal demonio, fu liberata dal maligno.
Nel 1325 fu colpito da cancrena ad una gamba, causata dalla penitenza che Pellegrino si era imposto di non sedersi e distendersi mai: sta per oltre trenta anni senza mai seders, procurandosi disfunzioni circolatorie. Ma la notte prima dell’amputazione fu miracolosamente guarito mentre pregava davanti al Crocifisso. Pellegrino dice di aver visto in sogno il Signore che lo liberava dall’infermità scendendo dalla Croce. Il mattino dopo il medico Paolo Salaghi venuto per seguire l’amputazione poté solo constatare il fatto straordinario. Per questo San Pellegrino è invocato dagli ammalati e in particolare da quello di tumore. Il culto al Santo fu approvato il 21 marzo 1609, nel 1726 Pellegrino fu dichiarato Santo e nel 1942 Patrono della città di Forlì, la sua festa si celebra l’1 maggio. Il culto del Santo si è esteso in Italia e nel mondo a seguito dell’espandersi dell’ordine.

Francesco Sarra Minichello