"Io sto con la sposa"

Film che con il patrocinio dell’assessorato al turismo e spettacolo, sarà presentato a Capo d’Orlando martedì 26 maggio alle 21.30

Cinque giorni di fuga. Cinque compagni di viaggio, palestinesi e siriani. Un obiettivo: raggiungere la Svezia. Con un gruppo di ragazzi italiani e arabi ad accompagnarli, superando il filo spinato vestiti da matrimonio. Per sfidare le regole che bloccano chi fugge dalla guerra. E raccontare un'amicizia che può unire il Mediterraneo

 Un poeta palestinese siriano e un giornalista italiano incontrano a Milano cinque palestinesi e siriani sbarcati a Lampedusa in fuga dalla guerra, e decidono di aiutarli a proseguire il loro viaggio clandestino verso la Svezia. Per evitare di essere arrestati come contrabbandieri però, decidono di mettere in scena un finto matrimonio coinvolgendo un'amica palestinese che si travestirà da sposa, e una decina di amici italiani e siriani che si travestiranno da invitati
 Lei ha il vestito bianco. Di quelli con le balze, da sposa-principessa. Di fianco un ragazzo magro in completo, cravatta, cappotto. Dietro un piccolo corteo matrimoniale: amici con l'abito buono, signore con la messa in piega, immancabili cappelli. Abbigliati a festa, tutti quanti, stanno passando sotto il filo spinato. Perché sono clandestini, in fuga dalla guerra siriana, dalle persecuzioni in Palestina. E questa è la prima tappa del loro viaggio clandestino da Milano a Stoccolma passando per Francia e Germania. Così mascherati, attraverseranno mezza Europa, in un viaggio di quattro giorni e tremila chilometri. Un viaggio carico di emozioni che oltre a raccontare le storie e i sogni dei cinque palestinesi e siriani in fuga e dei loro speciali contrabbandieri, mostra un'Europa sconosciuta. Un'Europa transnazionale, solidale e goliardica che riesce a farsi beffa delle leggi e dei controlli della Fortezza con una mascherata che ha dell'incredibile, ma che altro non è che il racconto in presa diretta di una storia realmente accaduta sulla strada da Milano a Stoccolma tra il 14 e il 18 novembre 2013.

“Io sto con la sposa”  è un esperimento di comunicazione iniziato nell’ottobre 2013 con l’idea di realizzare un cortometraggio che permettesse di toccare con mano la condizione di perenne incertezza vissuta dai profughi migranti che fuggono dai loro luoghi natali, per abbracciare la condizione d’incertezza di chi non ha casa ed è nomade per necessità.

Il film con la regia di Gabriele Del Grande, Khaled Soliman Al Nassiry e Antonio Augugliaro, sarà proiettato per la prima volta in provincia di Messina martedì 26 maggio alle ore 21,30 in Via Querini a Capo d'Orlando

Il lavoro che l’associazione Sak Be , il Circolo Qua Jetri  ed il Forum Dei Giovani  di Capo d’Orlando proporranno al pubblico Orlandino, ha recentemente ottenuto la nomination per il David di Donatello 2015.

Una produzione di grande qualità – ha commentato l’assessore Rosario Miloneche grazie alle associazioni Sak Be e Qujetri ed al Forum dei Giovani di Capo d’Orlando avremo la possibilità di visionare nel nostro paese. Inoltre gli organizzatori ci hanno assicurato che alla proiezione sarà presente anche Tasneem Fared, attrice che nel film interpreta il ruolo della sposa”.

Rosangela Coci