La "Fiera Storica" a Sant'Agata di Militello
Oggi è domani il lungomare di Sant'Agata sarà un bazar a cielo aperto, bancarelle, giochi e divertimenti attireranno come ogni anno una moltitudine di visitatori.

La "Fiera Storica" di Sant' Agata di Militello è la manifestazione più antica ed importante per la comunità santagatese, per tutto l'hinterland, per tutto il territorio regionale ed ha anche una grande importanza a livello nazionale. Si svolge nei mesi di aprile e novembre di ogni anno, nei giorni 14 e 15, presso il lungomare di S. Agata Militello, costituendo il primo e l'ultimo raduno dell' anno per mercanti e compratori.
La Fiera risale al medioevo, il diritto a svolgerla, venne concesso infatti il 28 luglio del 1700, al principe del tempo, Don Gaetano Gallego Ventimiglia. Costituiva allora, una delle più favorevoli occasioni di mercato per l’economia prevalentemente pastorale e agricola dei paesi nebroidei, i cui abitanti confluivano sulla marina di Sant’Agata per la vendita dei capi di bestiame (buoi, cavalli, asini, capre etc.) e l’acquisto di prodotti artigianali e di consumo (tessuti a metraggio per confezionare vestiti, cappotti o lenzuola per completare il corredo della figlia da maritare, utensili per la campagna, canestri di verghe, fusi e conocchie per filare lana, lino. Da quel tempo l'importante raduno fieristico ha avuto sempre maggiore fortuna per l'affermarsi di S. Agata quale punto nodale di scambi. C'è chi compra e c'è chi vende, il tutto in un'atmosfera festosa di chi vuole portare avanti antiche tradizioni Immancabile, ancora oggi,nell’area di contrada Giancola-San Bartolomeo, la parte più antica e sempre piena di fascino della fiera, quella dedicata alla compravendita del bestiame. Scopo principale della manifestazione è , da sempre, quello di far rivivere e valorizzare antiche tradizioni locali incoraggiando la conoscenza dei prodotti del territorio+
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La fiera, però, è anche festa, animazione, incontro, divertimento, colore: sulle centinaia di bancarelle che occupano buona parte del lungomare, ai prodotti di un tempo, si sono aggiunti quelli nuovi della odierna “società dei consumi” anche se le caratteristiche “arabe” sono rimaste nel suo volto di sempre, nelle consuetudini del vendere e comprare, nelle continue e stressanti contrattazioni, nei colori e nei cento odori diversi che si fondono nell’aria.