"Di mamma non ce n'è una sola"

Si chiude con una risata la stagione teatrale del CineTeatro Rosso di San Secondo.

 Commedia brillante quella di Max Tortora autore ed interprete di “Di mamma non ce n’è una sola”  Sul palco anche la coautrice del  lavoro Paola Tiziana Cruciani. Con loro anche Enzo Casertano, Manuela Bisanti, Sabrina Crocco e Valentina Galdiero.
La trama è presto detta:  marito (Max Tortora), moglie (Manuela Bisanti,), suocera (Paola Tiziana Cruciani), amico single (Enzo Casertano) innamorato del suv che gli serve anche da alcova, ma da tre anni amante della suocera dell’ing. Massimiliano Piccioni, il quale vive una vita tranquilla con la giovane moglie, ovviamente il buon Massimo non ha mai sopportato: la suocera brontolona, Teresa Pellecchia.
il disprezzo del genero è cordialmente ricambiato. Quando il diavolo, o meglio il prete della parrocchia, Don Decio l’onnipresente, ma assente sulla scena, animato da grande spirito pastorale  ma anche da una lingua lunga chilometri tanto da spargere a destra e a manca i segreti del confessionale, ci mette la solita pentola senza il solito coperchio. Così tutti sanno tutto di tutti e questo è ovvio motivo di scontro. La più innocente e la più ingenua è la giovane moglie, innamorata ma con il marito che non vuole sentir parlare di prole. E succede quindi che, quando per la prima volta in tanti anni, è la giovane moglie a dover partire per lavoro, la pentola si scoperchia. 
L’ingegnere sogna un periodo di divertimento adolescenziale, casa libera e un amico del cuore (amante segreto della suocera) pronto ad organizzarvi festicciole. Ma è solo un sogno. I due hanno fatto i conti senza considerare le premure della giovane moglie la quale preoccupata di dover lasciare l’amato sposo per troppi giorni da solo, invita la mamma in casa per tutto il periodo della sua assenza, ad accudire il marito e tenergli compagnia.
Suocera e genero, quasi coetanei, costretti a convivere. Quale occasione migliore per conoscersi meglio e sotterrare vecchi rancori? Sarà guerra a tutti gli effetti: dispetti, ricatti, smascheramenti,  una convivenza impossibile nella quale i due nemici arriveranno addirittura alle mani fino a scoprire che in fondo si somigliano perché alla fine i due protagonisti, sfiniti dalla lotta e costretti dagli eventi, a tirar fuori i loro scheletri dagli armadi, si accorgeranno di condividere molto più di quel che pensavano.
I bravi attori rendono pregevole una pièce che sottilmente ironizza su pregi e virtù ma anche su vizi privati e nascosti.  Entrambi ci insegnano che la voglia di vivere non ha età  un messaggio reso perfettamente dalla interpretazione di Paola Tiziana Cruciani, ritratto di una signora di mezza età combattuta tra l’immagine della mamma aspirante nonna e la donna ancora piena di voglia di vivere. Detta i tempi e le battute il bravissimo Max Tortora, assecondato felicemente anche dall’amico, sedicente seduttore reso dall’ottimo Enzo Casertano irresistibile nel ruolo dell’amico e compagno di gozzoviglie di Max. La messa in scena, precisa nei suoi meccanismi comici con disincanto riesce ad affrontare, proprio partendo dai luoghi comuni, un rapporto umano conflittuale, scoprendone anche i risvolti più reconditi. Il finale, che non va mai svelato è supportato da un piccolo colpo di scena che alla fine fa dire ai protagonisti: “tutto è bene quel che finisce bene”  è il sigillo a questa stagione teatrale, voluta dalla Amministrazione Comunale e organizzata egregiamente, come sempre, da Salvatore Monastra, che alla fine dei ringraziamenti di rito, ha sottolineato come la stagione si è conclusa con un bilancio di eventi più che lusinghiero ,  ha dato appuntamento, come sempre, “signori alla prossima".

Giuseppe Ciccia