Incontro ieri a Messina sul grave problema dei ghiri nei noccioleti dei Nebrodi

Ieri mattina,nella sede della Ripartizione Faunistico-venatoria di Messina, c'è stato un incontro per affrontare il problema del "flagello delle nocciole", costituito da una sovrappopolazione di ghiri, che ha invaso le attività agricole dei Nebrodi, in particolare la corilicoltura.


 La riunione è stata convocata dal Dirigente della Ripartizione, Ettore Lombardo. All'incontro, per le Amministrazioni pubbliche sono stati presenti il Sindaco di Ucria,Giuseppe Lembo, il Sindaco di Sant'Angelo e l'Assessore Mastrantonio del Comune di Raccuja. Era presente il Dirigente dell'Ispettorato provinciale dell'Agricoltura, insieme al Presidente del collegio degli agrotecnici e dei periti agrari, i rappresentanti delle organizzazioni professionali di categoria e i componenti i comitati spontanei.
 Nonostante lo sforzo del Dirigente Lombardo, l'incontro non ha prodotto risultati apprezzabili perché, senza la modifica della legge 33, del 1997, sono poche le iniziative utili che potranno essere assunte.
 In questa fase si tenterà di proporre una convenzione che veda i comuni insieme all' Esa, con il Gal e con le organizzazioni di categoria, per avviare un monitoraggio approfondito e capire quali interventi potranno essere adottati.
 "Dopo anni di attesa che hanno visto sempre di più l'abbandono dei noccioleti per l'assenza di mercato - ha detto l'ing. Natoli, produttore corilicolo - con il prezzo che non superava l'euro al chilogrammo, oggi che arriva anche a 5 euro, gli agricoltori assistono impotenti alla razzia che viene compiuta dai ghiri".
 Tra le possibili soluzioni tampone può pensarsi alla creazione di corridoi di delimitazione e all'installazione di strumenti di fastidio, come ultrasuoni, che dovrebbero allontanare i terribili roditori dai fondi agricoli.