Macco di fave
Il macco di fave, tra le più antiche e gustose ricette siciliane, è un autentico piatto della cucina povera contadina, le cui origini risalgono all’antica Grecia

Già nel 450 a.C., infatti, Aristofane nella sua commedia Le rane parla di una pietanza a base di fave schiacciate che Eracle mangia per trarre forza e nutrimento prima di intraprendere le sue straordinarie imprese amatorie . L’origine del nome macco, invece, deriva dal verbo latino maccare, che significa schiacciare, con riferimento alle fave che vengono schiacciate fino ad ottenere una purea.
Il macco (maccu) è diffuso in tutta la Sicilia, con alcune varianti a seconda della provincia: lo possiamo trovare con finocchietto, con l’aggiunta di un battuto di cipolla e sedano o di pomodori (quest’ultima aggiunta ha origini più recenti) oppure addirittura con carne di maiale; ma il macco originario è costituito semplicemente dalle fave secche sgusciate e cotte in acqua leggermente salata con il finocchietto selvatico ed eventualmente altre verdure aromatiche. Il macco si può mangiare così o insieme alla pasta, un connubio perfetto e squisito.
Nella stagione primaverile il macco si può preparare con le fave fresche, in tal caso il colore è verde e naturalmente la cottura molto più rapida.
Il macco di fave è una crema di fave molto semplice da preparare, ottima da gustare con la pasta ma anche con dei crostini di pane. Si possono utilizzare le fave secche o quelle fresche. Questa che vi propongo è la versione con le fave fresche e gli spaghetti spezzati.
Il risultato è un piatto di spaghetti cremosi, profumati e gustosissimi che vi ripagherà del tempo impiegato a sbucciare le fave per ben due volte, munnati a du’ voti, sbucciate a due volte significa appunto che oltre al baccello, dovrete privare della buccia anche ogni singola fava.
Ingredienti
fave fresche
cipolla abbondante
q.b di olio extravergine d’oliva
q.b. di sale e pepe
spaghetti spezzati
un ciuffo di finocchietto selvatico
Sgranate le fave e private ogni singola fava della propria pellicina. Soffriggete velocemente la cipolla tritata con olio extravergine d’oliva sufficiente, unite le fave ed il ciuffo di finocchietto selvatico. Salate, pepate e iniziate a cuocere, facendo saltare le fave impugnando il tegame dai manici. Unite poca acqua, quella che basta a inumidire tutte le fave, e continuate la cottura mescolando spesso per controllare che le fave non si rapprendano sul fondo, se lo ritenete opportuno, aggiungete altra acqua. Alla fine avrete ottenuto quasi una purea di fave, se risulta troppo densa unite altra acqua, portare a bollore ed unire gli spaghetti spezzati.
Mescolare più volte, per evitare che si rapprenda, aggiustare di sale.Cotta la pasta, servire in un piatti fondo.Spolverizzate di formaggio grattugiato a piacere. Buon appetito!
Per la versione con i crostini vale lo stesso procedimento, basta mettere meno acqua, in modo da creare una crema da gustare con un filo d'olio.

