Successo per le "Malmaritate"

« Il messaggio che vogliamo far passare è incoraggiare queste donne che si nascondono dietro paure familiari, dipendenze forti»

Le Malmaritate sono un gruppo musicale di recente formazione, un progetto nato sotto l'egida di Carmen Consoli. Il gruppo è composto da donne: due cantano, tutte suonano uno stumento , tamburo chitarra e voci , poi violino e clarinetto,  testi in siciliano, canzoni di donne della Sicilia.  Gabriella Grasso voce e chitarra, Valentina Ferraiuolo voce e tamburi, Emilia Belfiore violino e Concetta Sapienza clarinetto. Queste ragazze sono state  a Capo d'Orlando  al cineteatro Rosso di San Secondo  nella seconda di tre serate eccezionali  iniziate con "Ospiti"  la commedia di Angelo Longoni interpretata da Cesare  Bocci, Elenora Ivone e Marco Bonini e che  e che finirà Paola Gassman e Paolo Longhi in "Soli per caso". 

La serata di sabato 11 Aprile è stata importante perché assieme alla musica delle donne vi è stata anche la voce delle donne, quelle  donne morte per mano assassina, uccise da compagni di vita insospettabili che in un momento, si sono trasformati in compagni assassini. Sono le voci delle "ferite a morte - Nebrodi" che leggono alcuni passi tratti dal  libro di Serena Dandini   in forma drammatica. Un gruppo che sta facendo il giro della Sicilia portando  la voce delle donne che hanno subito violenza. Non è femminismo gratuito, ma è divulgare  un messaggio di consapevolezza e di rivolta contro la violenza  contro le donne. Dire della bravura delle "Malmaritate"  sarebbe cosa superflua, mirabili nei tempi, nei testi , negli arrangiamenti, nella qualità del canto, a  volte sembrava di risentire la voce di Rosa Balestrieri, ma è altrettanto giusto sottolineare la bravura e l'ottimo grado di capacità drammatica raggiunto dal gruppo delle "ferite a morte "

Un teatro pieno, dominato dai colori del nero e del rosso, dalle musiche che  richiamano i suoni tradizionali della Sicilia con le parole nuove di donne, le parole dei  drammi consumati sotto le mura familiari, delle tragedie che si sono abbattute sulle famiglie dove la furia omicida è arrivata.  Uno spettacolo per pretendere consapevolezza da una società dove forse si è raggiunta la parità dei diritti, ma dove ancora non si è raggiunta la parità della dignità, dove ad essere vittime sono ancora le donne.
Va detto anche che è grazie alla Commissione pari opportunità del Comune di Capo d'Orlando, del suo Assessore Cettina Scaffidi e della Amministrazione tutta che si può lanciare un messaggio forte  perché giunga a tutti per la salvaguardia della vita di madri, mogli, figlie e dove la famiglia sia, non più solo retoricamente, la cellula di una società più giusta. Tutti siamo consapevoli che è un cammino ancora lungo, ma tutti abbiamo speranza che ciò finalmente avvenga.

Giuseppe Ciccia