Enzo Salanitro e i "Racconti della Val Démone"

Si è aperta il 26 aprile la mostra dell’artista Enzo Salanitro ospitata al “Giardino d’Inverno" di Piero Di Marco, locale che ha spesso ospitato eventi culturali di livello.

Enzo Salanitro, artista Mistrettese che vive oggi a Catania,  ove insegna nel prestigioso liceo artistico “Emilio Greco”, ci ha abituati alla originalità delle sue opere, sempre investite di un contenuto sociale-educativo ed intrise di un impegno culturale che va dai temi ecologici all’impegno della lotta contro la mafia. Artista di valore e che ha alle spalle una bella carriera ricca di riconoscimenti prestigiosi, di recente ha portato a Milano, dopo essere stata ospite in varie città della Sicilia, una mostra sui caduti di mafia e nella capitale lombarda ha riscosso successo per il lavoro svolto anche nelle scuole medie della capitale.  La mostra apertasi a Mistretta (e che sarà visibile tutti i giorni fino al 30 aprile,ma che verrà sicuramente prolungata)  tratta un tema poco toccato nella storia dell’arte ma che è comune nelle credenze popolari e nel culto. Salanitro ha rappresentato con ironia e con un tratto grafico adatto, fumettistico, il tema degli ex voto. Come tutti sanno gli ex voto sono quella forma di ringraziamento verso la divinità per grazia ricevuta. Allora si porta alla divinità, al Santo invocato, un simbolo, prezioso a volte, oppure in cera o in altro materiale, quasi sempre raffigurante la parte salvata dall’intervento divino (per fare un esempio, mani,piedi, occhi ecc. ) altra forma  diffusa è il quadretto, quasi sempre di pittura elementare che raffigura l’evento negativo che il miracolato è riuscito a scampare. Rifacendosi a questa forma di arte “minore” Enzo Salanitro  ha rappresentato alcuni fatti realmente accaduti, trasfigurandoli questa volta in forma ironica, mai irriverente, del quadretto ex voto. Così abbiamo «Lo santo Lucio salva lo contrabbandiere “Biagio tromba” da feroce sbirraglia ferroviaria » oppure «boscaioli amastratini salvati da santa Rita dopo che lo autista “Baddazza” perso avea lo controllo de lo mezzo » due sapidi esempi delle raffigurazioni contenute nei 40 quadretti, dove il “Biagio tromba” realmente non era un contrabbandiere, ma uno, come lo chiameremmo oggi, sbriga faccende, che faceva la spola tra Mistretta a Palermo e dove al ritorno aveva con se sempre qualche stecca di sigarette americane diciamo di importazione parallela e che riempiva a volte un intero scompartimento di pacchi e pacchetti vari, da qui l’amore con i ferrovieri; o nell’altro caso dove l’autista del camioncino, un po’ “fuori giri”, era andato a sbattere contro un albero per fortuna proprio per grazia ricevuta senza morti e feriti. Certo fatti locali ma che assumono anche carattere più ampio nelle usanze sacre degli ex voto. Uno scherzo forse, ironia innocente sicuramente,  ma il tutto trasfigurato nella forma dell’arte. La mostra è stata patrocinata dalla Associazione Culturale “Progetto Mistretta”

Giuseppe Ciccia