La Guarigione: "Miracolo tra Scienza e Fede"

Ennesimo successo con affluenza di numeroso pubblico e giornalisti, provenienti dalle zone limitrofe per il convegno "La guarigione: miracolo tra scienza e fede"

 Iniziativa promossa dalla F.I.D.A.P.A. BPW Italy sezione di Capizzi in collaborazione con l’Oasi Maria Santissima e con il patrocinio del Comune di Troina, il tutto incentrato sul romanzo autobiografico dello scrittore Ivano Luppino, Il Bambino al Cobalto, di Armando Siciliano Editore. Dopo il caloroso saluto di benvenuto dell’Avv. Melinda Calandra Checco, energica presidente della Fidapa sezione di Capizzi, ha introdotto e coordinato l’evento la grande scrittrice di Fiumefreddo, Marinella Fiume, referente commissione arte e cultura distrettuale. Ospiti d’eccezione la dottoressa Simonetta Panerai psicologa e psicoterapeuta che si è soffermata sul dolore a la paura e la relazione della dottoressa capitina Rosaria Calandra, psicologa. All’evento ha presenziato la consigliera distrettuale Stefania Luppino e l’attivissimo e smagliante primo cittadino di Troina Dott. Fabio Sebastiano Venezia. Tra il pubblico la presidente Fidapa di Nicosia, la profesoressa Ina di Figlia e la presidente Fidapa  sezione di Cerami Emilia Caccetta.

Lo scrittore Ivano Luppino medico specialista dermatologo, uno dei massimi esperti nell’utilizzo dei laser e apparecchiature di alta tecnologia in dermatologia, svolge la sua professione tra Milano e Catania. Il Bambino al Cobalto, diario di un dolore, è una storia autobiografica, ossia una storia vera, dove  l’autore cerca di far conoscere queste sue esperienze di sofferenza e di fede perché possano essere di giovamento e speranza per tutti quelli che hanno problemi di salute. In modo particolare viene descritto il dolore che prova un bambino quando si cerca di abbandonare il senso della rassegnazione e lotta per non arrendersi mai anche nei momenti più buoi della vita. Un bambino cresciuto in ospedale tra gli ambienti ovattati, che non ha partecipato ai giochi dei coetanei, che ha cercato di essere comunque normale. Un bambino a cui il dolore ha fatto compagnia per anni, opprimente, impetuoso, mai governabile. Un bambino sottomesso alle ricerche terapeutiche più varie e violente. Un bambino che ha avuto il privilegio dell’ estrema unzione: un predestinato da Dio a vivere e a non morire. Grande uomo di fede e di grande coraggio l’autore si è soffermato sull’amore verso la Vergine Maria e sulla sua convinzione di essere stato miracolato fin quando gli fu portato a casa perfino il  reliquiario della Madonna delle Lacrime di Siracusa. Tutto è nelle mani di Dio. Ivano si sente fondamentalmente un miracolato anche se l’opera dei medici ha rappresentato la mano umana in cui questo miracolo si è verificato. Si deve ritornare a credere perché sicuramente c’è qualcosa. Ci vuole molto coraggio e molta volontà che determina il cambiamento del nostro essere. Noi siamo quelli che siamo stati. Una storia di gioia, di speranza che trasmette una grande grinta e coraggio anche nel portare la Croce, che invita tutti alla meditazione sul dolore e sul vigore che se ne può trarre.

Non mi dilungo oltre: non mi resta che augurare una buona e proficua lettura. 

 

 

                                                                                              Francesco Sarra Minichello