Spiaggia delle Tartarughe, oggi un incontro formativo
Oggi si è svolto un importante incontro divulgativo e formativo sulle tartarughe e sul "Nido"

E' stata denominata la "Spiaggia delle Tartarughe", la spiaggia di Ponte Naso dove lo scorso 16 Luglio, una tartaruga Caretta Caretta, ha nidificato in questa spiaggia. La tartaruga è stata vista casualmente da un passante che ogni mattina, fa una camminata sul litorale. Da subito sono state avvisate le autorità competenti, la tartaruga sotto gli occhi dei curiosi e l'obiettivo degli smatphone è riuscita a nidificare e ha deposto un centinaio di uova, dopo averle insabbiate ha continuato il suo viaggio in mare.
Da quel momento molte le iniziative e l'interesse di associazioni che si sono recate sul posto, importantissimo l'intervento del WWF che ha subito protetto il prezioso "Nido".
Sono stati predisposti dei turni di vigilanza sia da parte delle autorità che dei volontari, che con il loro aiuto stanno contribuendo alla buona riuscita della nidificazione.
Stamani il comune di Naso in sinergia con Il WWF, Legambiente e la Guardia Costiera, hanno organizzato una giornata informativa, principalmente dedicata ai più piccoli.
I volontari hanno spiegato in modo semplice, con la tecnica dell'imparare- giocando, servendosi anche di un piccolo nido artificiale e di una pupazzo a forma di tartaruga, ciò che è successo a Ponte Naso, hanno spiegato ai bambini e ai presenti che una tartaruga depone circa un centinaio di uova, che queste devono rimanere nel nido e sotto almeno 30 Cm di sabbia per un tempo che varia dai 45 ai 70-80 giorni, in base alla temperatura e agli sbalzi climatici.
E' molto importante che il "Nido" sia presidiato, particolarmente nel periodo della schiusa delle uova, perché spesso avviene di notte, e le piccole nate potrebbero facile preda di volpi, roditori o gabbiani.
Le piccole appena nate non devono essere assolutamente disturbate, si dirigono tutte verso il mare e iniziano il loro viaggio, iniziano e nutrirsi e crescendo intorno a 25-30 anni di età torneranno nella spiaggia dove sono nate, per nidificare, ovviamente se negli anni la spiaggia e rimasta integra e incontaminata e può rappresentare un luogo abbastanza sicuro per l'ovodeposizione.
Molte le domande a cui hanno risposto la presidente del WWF, Maria Grazia Attanasi e i suoi collaboratori.
Dopo la mattinata dedicata all'informazione, nel pomeriggio si è passati alla formazione dei volontari che hanno espresso la volontà di presidiare il nido nel periodo della schiusa.
Rosangela Coci