Tusa: un portale digitale per mettere l'arte in rete
Un portale digitale, di promozione e divulgazione della cultura del luogo, ideato dal giovane architetto Pasquale Serruto .

Un grande segnale di responsabilità e attenzione per il patrimonio culturale, quello espresso dal giovane architetto Pasquale Serruto, che da tempo ha autonomamente ideato e portato avanti una campagna di promozione e valorizzazione dell’identità artistica del comune messinese su una piattaforma digitale.
“Basta poco per far conoscere un passato ricco di testimonianze e artisti”, dice il Serruto, che si dimostra convinto nell’intraprendere una nuova politica di sviluppo che per molto tempo è stata legata a pessime iniziative e scelte moderniste. “Bisogna andare controcorrente”, afferma il Serruto, sostenendo che “il mondo deve salvare la bellezza”, invertendo la famosa affermazione del Dostoevskij.
Tusa “tra Arte, Storia e Tradizione” si intitola la pagina social di facebook, dove spicca il suo spirito rocambolesco, la sua attenzione verso il territorio che possiede circa 25 secoli di storia, lo rende visionario verso qualcosa che sembra oggi surreale.
“Sembra convinto che il territorio in cui vive abbia molto da offrire , anche se incompreso, un territorio troppo violentato da un’errata politica modernista disattenta a tutto e a tutti”.
Il comune possiede un patrimonio artistico consistente rappresentato da chiese, edifici laici archeologia e tanto altro chenegli anni è stato mutilato e sottomesso, conseguenza di un errato sviluppo che lo ha estromesso dal contesto a cui era stato pensato.
Diverse sono le prospettive perseguibili dal suo progetto:
1 valorizzazione dell’identità verso una nuova opportunità economica;
2 contrastare il trend negativo che sta attanagliando il borgo.
“A questi primi step occorrono concrete scelte strategiche da parte delle istituzioni tra cui strumenti di pianificazione, una riconversione abitativa e lo sviluppo di un turismo sostenibile”, ci suggerisce il Serruto.
Il giovane sembra molto convinto delle sue idee tanto che è da ritenersi ammirevole il lavoro che sta svolgendo in maniera autonoma e senza alcun tipo di riscontro.
Chiudiamo questo breve articolo con una frase di Marcel Proust che il giovane Serruto ci suggerisce, “la vera terra dei barbari non è quella che non ha conosciuto l’arte, ma quella che, disseminata di capolavori non sa né apprezzarli né conservarli”.
Non ci resta che sostenere il giovane e invitarvi a seguire la sua pagina di facebook per immergervi nel fantastico mondo di questo territorio ricco d’arte.
Rosangela Coci