Tusa, Pettineo e Motta d'Affermo: tre comuni una sola identità

Tre territori quelli di Tusa, Pettineo e Motta d’Affermo facenti parte della valle dell’Alesa, distinti per dimensione urbana e per estensione territoriale, ricchi di potenzialità in attesa di essere utilizzate verso un’ottica nuova di rilancio e sviluppo sostenibile.

Quale futuro per questi centri urbani? Abbandono o opportunità di rilancio?
Sono questi alcuni quesiti che dobbiamo porci, cercando di dare delle risposte immediate.
Tre centri urbani e tre territori con delle peculiarità che attendono idee, ma soprattutto fatti concreti.
Tre comuni vittime di un decremento demografico con conseguente paralisi economica paradossalmente in contrapposizione a tre contesti paesaggistici suggestivi da rivedere in un’ottica imprenditoriale nuova.
Tre realtà spesso incentrate verso una visione prettamente autonoma che fino a qualche decennio addietro poteva dirsi soddisfacente e che ora si rivela controproducente.
Tre territori quelli di Tusa, Pettineo e Motta d’Affermo facenti parte della valle dell’Alesa, distinti per dimensione urbana e per estensione territoriale, ricchi di potenzialità in attesa di essere utilizzate verso un’ottica nuova di rilancio e sviluppo sostenibile.
Ma cosa accomuna questi contesti?
Provando ad analizzare i territori spicca un unico filo conduttore che li lega e che spesso non viene visto con occhi di chi sa vedere in essi un opportunità invece cheun’inutilitàe che passa per “paesaggio e natura, arte e cultura”.
Caratteristiche che costituiscono il Genius Loci di questi contesti. E allora perché non ripartire da qui!!! Elementi immediatamente in uso, ma che devono essere rivisti con attenzione e studiati con metodo logico innovativo, servendosi anche degli aspetti tecnologici a nostra disposizione.
Ma cominciamo ad entrare nello specifico e fissiamo da quali elementi partire e quali sono le scelte  possibili da intraprendere nel breve periodo:
1) Aspetto“Ambiente e territorio”
I confini naturali e amministrativi dei tre centri si attestano sui 8540ha e, insieme al prezioso mare, custodiscono tradizioni e abilità, rappresentando un grande contenitore di oggetti con eccellente valore paesaggistico, storico, archeologico e antropologico.
È dovere , quindi, custodire, tutelare, accrescere questo enorme patrimonio di risorse che, orientato attraverso lo sfruttamento sostenibile, può rappresentare il volano dell’economia territoriale.
Occorre:
- Tutelare le aree verdi, accrescendo la qualità ambientale attraverso il contenimento di ogni consumo e il riutilizzo delle aree già urbanizzate;
- Promuovere le colture presenti tra cui ulivo, agrumi e nocciole, puntando verso il riconoscimento DOP o IGP quale unica alternativa che valorizza il prodotto ( limone di Pettineo e Tusa, Ulivo secolare di Tusa e Pettineo e Nocciole di Motta);
- Salvaguardare l’architettura paesaggistica del territorio con l’introduzione dell’arte del muro a secco come tramite tra mitigazione del rischio idrogeologico e manutenzione del territorio conservando inalterati i caratteri del paesaggio collinare, montano e costiero;
- Creare un sistema di cooperazione produttiva affinché si realizzi una rete imprenditoriale non più basta sull’autonomia, ma più produttori che alimentano un’offerta competitiva e sempre più variegata a livello nazionale.

2) Aspetto “urbanistica”
Requisito fondamentale per un corretto sviluppo e miglioramento qualitativo della vita è rappresentato da una corretta pianificazione che tenga conto della sostenibilità dell’insediamento urbano e rispetti il contesto ambientale.
Occorre:
- L’applicazione di idonei strumenti urbanistici che inizino a contrastare una volta per tutte la frenetica attività distruttiva dei borghi che li ha resi mutilati e sfregiati da un’edilizia sbagliata senza logica e totalmente in contrasto con il contesto;
- Il recupero del patrimonio edilizio storico con tecniche e materiali originali in totale armonia con il paesaggio;
- La corretta attenzione verso il decoro urbano, elemento di esatta gestione e stile di vita;
- La Rifunzionalizzazione e riconversione abitativa di unità obsolete con funzioni compatibili e creazione di un sistema di ospitalità diffusa orientato verso una forma di turismo sostenibile.

3) Aspetto “Storico, artistico e culturale”
Punto di eccellenza dei tre centri è rappresentato dal filone architettonico/artistico e culturale. Sono presenti svariate architetture laiche e religiose da considerare come punti nevralgici per uno sviluppo basato sulla riscoperta dell’arte locale e la sua divulgazione. L’Italia deve ripartire da qui!
I tre centri sono ricchi di un consistente patrimonio artistico ed architettonico peculiare reso tale da artisti poliedrici che hanno dato prova della loro abilità arricchendo il territorio con dei manufatti di tale bellezza che meritano di essere analizzati, studiati e tutelati.
Dei tre contesti analizzati spicca Tusa con la presenza di un cospicuo patrimonio storico, archeologico e artistico, con un passato lungo circa 25 secoli.
Quindi il punto focale su cui ripartire è dato anche dal filone culturale, caratteristica che accomuna i tre centri, identità che hanno da “mostrare” e “dimostrare”.
Occorre:
Valorizzare l’identità culturale, promuovere la comunicazione e la divulgazione attraverso:
- La conoscenza e la valorizzazione del patrimonio storico, artistico e monumentale cittadino migliorando la capacità attrattiva , creando una rete di comunicazione, anche attraverso la realizzazione di prodotti multimediali e diffusione di materiale promozionale in più lingue;
- Turismo accessibile attraverso prodotti multimediali, ausili tecnologici rivolti a turisti con particolare necessità. Favorire l’accoglienza e gli spostamenti;
- Migliorare la qualità dell’accoglienza attraverso il miglioramento della comunicazione dei servizi esistenti, realizzare punti di accoglienza per adulti e bambini, produrre materiale a misura di bambino affinché possa essere facilitata la conoscenza creando percorsi e passeggiate;
- Favorire il turismo giovanile migliorando l’offerta turistica rivolta ai giovani promuovendo forme alternative di accoglienza, percorsi innovativi di conoscenza dei centri attraverso la mobilità dolce, offrire proposte destagionalizzate anche per consentire la partecipazione di studenti a eventi culturali cittadini;
- Promuovere il turismo religioso attraverso lo sviluppo dell’identità religiosa e culturale delle città e valorizzare il patrimonio antropologico. Divulgare, attraverso materiale multimediale o social, la conoscenza dei luoghi sacri e della tradizione popolare. (vedi Tusa “tra Arte, Storia e Tradizione”).
Questi sono alcuni temi perseguibili per questi territori che devono essere rivisti in chiave virtuosa. Ovviamente sono tematiche approfondibili con il coinvolgimento soprattutto di esperti del settore attenti a coniugare le scelte in vista di un corretto sviluppo culturale.
A mio modesto parere bisogna, dunque, attivarsi verso un’ottica unitaria, cercando di fare interagire le tre realtà uno in supporto dell’altro, affinché si implementi un’offerta cospicua in vista del raggiungimentodi una posizione rilevante, riscattando finalmente questo territorio incompreso e per troppo tempo in mano a depensanti.

Arch. Pasquale Serruto

Chiesa Madre Tusa

Chiesa Madre Tusa

Chiesa Madre Motta d'Affermo

Chiesa Madre Motta d'Affermo

Chiesa San Nicola Pettineo

Chiesa San Nicola Pettineo

Chiesa Sant'Oliva Pettineo

Chiesa Sant'Oliva Pettineo

Halaesa Arconidea

Halaesa Arconidea

Castello Pettineo

Castello Pettineo

Castel di Tusa

Castel di Tusa