Sinagra: Mogol e Mazzei in "Cieli immensi e immenso amore"

Ripartono da Sinagra gli incontri musicali accompagnati da " appena" cinquant'anni di successi internazionali firmati Mogol.
Cieli immensi e immenso amore è il titolo scelto da uno dei più grandi suoi capolavori con Lucio Battisti.
L'appuntamento è per sabato 18 marzo, presso l'area mercatale di Sinagra, alle ore 21,00.

Un viaggio musicale con le parole e le note del più grande autore italiano. Uno straordinario spettacolo  con ospite d'onore il maestro Mogol. Sarà Sinagra ad ospitare l’evento il prossimo 18 Marzo alle ore 21,00, presso l'area mercatale . 


Si ripercorreranno le tappe principali di colui che, insieme ai grandi interpreti, ha fatto la storia della musica italiana. Sul palco con Mogol, ci sarà  il cantautore Ugo Mazzei alla chitarra e alla voce. Giulio Rapetti, in arte Mogol, è sicuramente uno degli autori più apprezzati al mondo. Con le sue oltre 1500 canzoni, ha accompagnato per più di 50 anni diverse generazioni di italiani e non solo, riuscendo a toccare la loro stessa anima con emozioni sempre nuove. Mogol è conosciuto soprattutto per le canzoni di Lucio Battisti ma è stato il paroliere anche di altri famosi cantanti come Caterina Caselli (Perdono, Cento giorni, Sono bugiarda, Il volto della vita), Dik Dik (Sognando la California, Senza luce, Il primo giorno di Primavera), Equipe 84 (Io ho in mente te, 29 Settembre, Nel cuore nell'anima, Nel ristorante di Alice, Un angelo blu), Fausto Leali (A chi), The Rokes (Che colpa abbiamo noi, È la pioggia che va), Bobby Solo (Se piangi, se ridi, Una lacrima sul viso), Little Tony (La spada nel cuore, Riderà). Ha più volte vinto, come autore, il festival di Sanremo e ha scritto canzoni anche per lo Zecchino d’Oro.

 Un “racconto-concerto” in cui Mogol racconterà la sua vera storia e i tanti, numerosi, aneddoti della sua vita, inframmezzando questo excursus con la musica di Mazzei.

Una serata in cui parleranno le emozioni e la memoria collettiva e personale,  musiche e parole che susciteranno nel pubblico quei ricordi e quelle speranze che solo i grandi poeti come Mogol sono in grado di generare. 

Rosangela Coci